l'onestà paga?

giovedì, ottobre 01, 2009

NOI PICCOLI PARTITI



Apro questa nuova esperienza del blog targato Patria e Popolo con un articolo di grande rilevanza apparso già su altre testate giornalistiche e vari blog su internet:


Questo comunicato è una risposta del tutto personale in quanto mi sento chiamato in causa dalle dichiarazioni fatte e pubblicate da autorevoli testate giornalistiche in merito ai piccoli partiti politici del quale ne faccio parte, sono segretario nazionale del movimento politico patria e popolo; nell’articolo di stampa divulgato s’invitava alle prossime consultazioni politiche a non votare i "PICCOLI PARTITI", ogni elettore è un piccolo partito finchè decide da solo a chi delegare il suo VOTO. Io rivolgo UNA SFIDA ai partiti cosiddetti "GRANDI" che abbiano il coraggio di competere da soli e con il proprio simbolo con un loro programma attuabile e non demagogico, troppo facile oggi portare come cavallo di battaglia i casi di rifiuti, sicurezza sul lavoro, aumenti del salario, pensioni e meno tasse.
Se prendiamo ad esempio il partito delle libertà (avrebbe fatto meglio a chiamarlo partito dei liberali) non è coerente con la sigla ciò che egli va dichiarando, in quanto il suo partito è una società per azioni (da sue dichiarazioni rese pubblicamente) e solo chi ne fa parte lascia intendere avrà diritto a far parte delle spartizioni di potere e di incarichi che lui deciderà.
Anche in politica Berlusconi adotta il sistema imprenditoriale, lui presidente e ai soci minoritari la poltrona di dirigente per gli altri partecipanti quello che avanza. Berlusconi deve capire che gli elettori non sono un bene dei singoli privati essi sono liberi da vincoli e non sono pacchetti azionari di nessun partito né possono essere ceduti ad altri come pacchetti azionari; l’azienda Berlusconi potrebbe crescere solo se all’offerta ci fosse la domanda e per detta azienda ci vorrebbe l’antitrust così verrebbe condannato per abuso di posizione dominante, concorrenza sleale e pubblicità ingannevole egli a tutti gli effetti è un vero liberale e lo si vede quando espone i suoi programmi elettorali. Lui decide per gli altri in tutto e per tutto anche perché il denaro da investire lo mette a disposizione della coalizione per un tornaconto personale e salvaguardia aziendale, vuole essere sempre la centro dell’attenzione e il suo individualismo lo porta a rinnegare le sue radici politiche, egli è cresciuto con un piccolo partito e stato allattato e formato in tutto grazie al partito socialista e dopo essere diventato il grande Berlusconi in concomitanza con la caduta della prima repubblica a seguito dell’operazione MANI PULITE ha iniziato ad investire nella politica per proprio conto, vi ricordate la vecchia pubblicità di quel bambino che gridava" Forza Italia" ingannando di fatto la gente, scambiando il messaggio per quello della nazionale italiana di calcio, quel messaggio è stato dato anche dopo i mondiali di ITALIA 90, forse Berlusconi ha dimenticato che la politIca deve essere al servizio del cittadino e non il cittadino al servizio della politica. CARO SILVIO RICORDATI NELLA VITA SE FAI DEL BENE DIMENTICA, SE FAI DEL MALE RICORDATI e non dimenticare quel 25% di ITALIANI che per ovvi motivi non và a votare perché stufi di questa nuova ma vecchia politica acchiappavoto.
Stufi dei soliti voltagabbana, stufi dei mascheroni che stanno dietro le quinte dei grandi partiti, stufi di questa politica di interesse economico finanziario: non vi sono più i rappresentanti politici di espressione sociale, questa figura manca da troppo tempo sugli scenari politici, mancano UOMINI che non hanno bisogno di apparire in televisione per farsi valere e nelle camere istituzionali che si fanno le battaglie e non nelle piazze a fomentare le masse che ascoltano anche perchè quest’ ultime presenti nelle piazze sono organizzate dal suo partito, pronte a seguirlo in tutto il suo tour, fortuna per noi contribuenti paga solo Berlusconi.
Ammiro molto i partiti che hanno deciso di esporre il loro simbolo e a presentarsi da soli, che comunque vadano a finire i risultati elettorali essi saranno di riferimento a quella percentuale di italiani che hanno deciso di preferirli a prescindere dalla loro collocazione e da una successiva coalizione.
Le preferenze verso i partiti piccoli sono preferenze coerenti e leali nel tempo e ciò dimostra che sia le idee che il pensiero politico ci differenzia ma allo stesso tempo ci accomuna nel momento del bisogno a favore dei cittadini e per il bene della NAZIONE siamo un popolo solidale, pacifista e altruista siamo italiani liberi.


Il Segr. Nazionale
Patria e popolo


Matteo Zurlo

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